L’approccio mentale e morale a spiritualità e scienza medica
Conferenza per medici e terapeuti

In questo opuscolo Heinz Grill descrive le caratteristiche della consapevolezza, o coscienza, nella sua funzione quotidiana, nel suo significato per salute e malattia, e nella spiritualità. Inoltre mostra le potenzialità di una guida mirata della consapevolezza. Essa ha un valore importante per la terapia e offre tante prospettive finora non utilizzate. Sulla base del lessico antroposofico, la coscienza nel testo viene chiamata anche corpo astrale.

Il testo si rivolge di prevalenza a terapeuti – il metodo descritto è però ben comprensibile e adottabile da ognuno che sia interessato alla spiritualità o al progresso della vita sociale o della salute. Il lettore trova un’esposizione sul come si possono attivare nuove facoltà che già sono presenti in germe nell’uomo. Si tratta di un’attività che investe la sfera mentale e quella sensibile, con la quale si può creare e plasmare mentalmente nuove possibilità di sviluppo sia per se stessi, sia per altri e per pazienti. La nostra coscienza vuole svilupparsi, ha un desiderio di nutrimento per l’anima, di ampliamento delle capacità, di miglioramento della personalità e delle relazioni. Quando si riesce a vivere queste esigenze naturali in modo ponderato, in modo che coincidano con ideali favorevoli al bene comune, nell’uomo si costituiscono forze luminose che conducono il corpo alla salute e anche alla bellezza. Se l’uomo nella vita, per qualsiasi causa, omette tanti passaggi di sviluppo, queste forze positive non possono crearsi, e nascono condizioni tendenzialmente avverse che in ultimo conducono alla malattia. Spesso le possibilità di sviluppo per una persona non sono facilmente distinguibili o sono ostacolate.

Se ora un terapeuta o un’altra persona pensa concretamente a queste prospettive di sviluppo, esse diventano di fatto reali, e questo ha, anche quando non espresso a parole, un effetto essenziale. La persona può lentamente realizzare nuove potenzialità, può prendere la sua vita in mano su un nuovo livello e provare una crescente autostima. Questo approccio corrisponde a un’immagine dell’uomo nella sua completezza, come essere dotato di forza creatrice, ed è ancora agli inizi sia nell’arte medica che nella spiritualità e comunicazione. Elemento interessante di questo approccio è che può essere adottato anche da terapeuti che non hanno il tempo per parlare diffusamente con i loro pazienti.

“Per un paziente malato lo sviluppo e l’aumento di interesse verso qualcosa serve generalmente allo scopo di distogliere in modo naturale la sua attenzione dalle preoccupazioni e dai fastidi della malattia. Per il medico curante è proficuo occuparsi dell’essenza di tale interesse e della direzione che esso assume nel paziente. L’interesse è il primo passo verso la verticalità, verso l’ergersi dell’individualità. Questo rappresenta l’affermazione dell’io che si desta. Per sviluppare un interesse sano sono importanti forze di luce e di calore. Quando si verifica una guarigione, accade che le vecchie e note capacità intrinseche dell’individuo, con la loro flemmatica ostentazione di sicurezza, non si manifestano nella consueta semplice ripetizione, perché, con l’intervenire della malattia, esse hanno in un certo modo perso il centro della loro anima. Queste forze, non sono più intrinsecamente portatrici di luce e di fuoco per edificare l’uomo, o del vero interesse dell’io, ma sono come un involucro arido ormai soggetto all’essiccamento. L’interesse che conduce l’uomo alla forza di ergersi nella verticale sorge mediante l’affluire di luce e calore, e pertanto questo germoglio interiore nel corpo astrale vuole giungere a un ampliamento, a una nobilitazione e, in ultima analisi, persino a una nuova costituzione dell‘intera coscienza morale.”